Genitori, viaggiatori, blogger: Elisa e Luca ci raccontano della loro vita intrecciata al lavoro e dei loro viaggi da favola, bimbo al seguito

 

È possibile, per una coppia di viaggiatori incalliti, fare della propria vita un viaggio senza fine? Sì, ed è quanto sono riusciti a fare Elisa e Luca, fondatori di uno dei blog di viaggi più seguiti in Italia. Cuore rock’n’roll e anima gipsy, Mi prendo e mi porto via nasce nel 2011 dalla voglia di condividere la grande passione per il viaggio e raccontare ogni angolo del mondo con uno sguardo da persona il più possibile locale.

Mi prendo e mi porto via è un blog di coppia ma non solo: si rivolge a tutte le persone che soffrono della “sindrome da wanderlust” e propone, oltre a centinaia di approfondimenti su quasi tutte le destinazioni, rubriche a tema come In viaggio con Manina, dedicata ai viaggi in famiglia. Già, perché due anni dopo la nascita del blog, Elisa e Luca sono diventati genitori e oggi, insieme al figlio di 10 anni, viaggiare in tre è un’avventura sempre più avvincente.

Il blog decolla

 

L’idea è nata per la voglia di condividere esperienze ed essere di aiuto alle persone.

“Nel 2011 nessuno avrebbe immaginato che sarebbe potuta diventare una professione - racconta Elisa -. Fino al 2017 infatti, fare il/la blogger non è stato riconosciuto come una professione ma era considerato un hobby e nessuno credeva che ci si sarebbe potuti guadagnare uno stipendio. Noi abbiamo proceduto con costanza per il desiderio di essere utili agli altri e di comunicare ciò che amavamo alla follia: viaggiare!

C’è da dire, però, che alcuni enti del turismo particolarmente illuminati, hanno prestato l’attenzione ai blogger fin dall’inizio e negli anni sono diventati sempre più ricettivi sulla necessità di raccontare, introdurre, coinvolgere attraverso la narrazione dei content creator. Così pian piano sono arrivate sempre nuove collaborazioni e la nostra attività legata al viaggio è diventata sempre più intensa”.

Genitori, viaggiatori, blogger

 

Oggi Luca ed Elisa continuano a viaggiare: da quando loro figlio frequenta la scuola dell’obbligo cercano di non assentarsi per lunghi periodi, ma quando il lavoro chiama la valigia è pronta.

 

Come si concilia il lavoro di due travel blogger con la famiglia? 

“Il nostro è principalmente un blog di viaggi di coppia, quindi spesso siamo portati ad assentarci. Cerchiamo ovviamente il giusto equilibrio, ma è il nostro lavoro. 

D’altro canto questa vita ci permette di far fare delle esperienze favolose e straordinarie a nostro figlio, nel vero senso della parola; alla sua età ha viaggiato più di tutti i nostri componenti della nostra famiglia messi insieme. 

Insieme abbiamo raggiunto posti incredibili: dall’isola di Pasqua alla Lapponia, dall’Australia agli USA, ha messo piede in almeno 40 paesi. 

 

E vivere tante avventure assieme lo ha portato ad essere un bambino estremamente autonomo, con una mente aperta e ricettiva. E questo è impagabile”.

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I viaggi di Manina

 

Ogni luogo che visitiamo è unico e ogni paese cela ricchezze: ma ogni famiglia ha i propri viaggi del cuore. “Nostro figlio è un grande appassionato di Australia: tutti gli anni vorrebbe ritornarci. Abbiamo già fatto due viaggi in Australia tutti insieme, visitando ogni volta una zona diversa, ma appena possibile vorremmo tornare una terza volta perché è un Paese immenso. 

Poi è un amante delle Maldive e della sua vita sottomarina; adora gli animali, soprattutto quelli marini. Per questo abbiamo amato molto anche le isole Cook, nella Polinesia neozelandese, meno conosciuta di quella francese. ma ugualmente favolosa a livello di vita marina e sottomarina, e della cultura locale.

E poi l’isola di Pasqua: quest’anno abbiamo fatto un lunghissimo viaggio dal nord al sud dell’America Latina volando dal Cile e visitato questa isola meravigliosa. L’incontro con i Mohai, in una terra così lontana da noi, è stata un’esperienza che non dimenticheremo mai”.

 

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Neogenitori in viaggio

 

Quando si diventa genitori il modo di viaggiare cambia e bisogna abituarsi a organizzarsi con i piccoli. Per tutte le mamme e papà viaggiatori c’è una prima volta.

Quali consigli si sentono di dare i due esperti?

“Semplice: quello che noi sentiamo e facciamo è il più bell’esempio che possiamo dare ai nostri figli. Se noi siamo tranquilli e sereni anche loro lo saranno. Il nostro atteggiamento nei confronti del viaggio influenzerà tantissimo il loro comportamento. 

Un altro consiglio che mi sento di dare a chi viaggia con bimbi piccoli è quello di utilizzare il supporto porta bebè - fascia o marsupio - facendo attenzione a sceglierne uno ergonomico che permetta il contatto con il petto con mamma e papà, e non fronte mondo.

I supporti giusti sono alleati dei genitori viaggiatori, evitano di portare attrezzature ingombranti come il passeggino, fanno sentire il bambino molto vicino al genitore e quindi lo tranquillizzano. Viaggiate leggeri: i bambini non hanno bisogno di tante cose.

Spesso vediamo mamme e papà con borse enormi e faticose da trasportare. Semplifichiamoci la vita: noi abbiamo cambiato il bambino in qualsiasi situazione, senza alcun problema.

In generale, l’esperienza ci porta a dire che se si abituano i bambini sin da piccoli a viaggiare sarà tutto molto più semplice. Diventeranno molto più autonomi e si adatteranno facilmente a qualsiasi nuovo contesto.

E sono loro a insegnare ai genitori a vivere il viaggio in maniera diversa e a essere più consapevoli”.

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C’è sempre una Wishlist

 

Basta navigare sul sito di Mi prendo e mi porto via per aver voglia di fare le valigie, subito: le destinazioni proposte, gli itinerari sono così tanti: sembra che abbiano già visto tutto.

Ma il mondo è gigantesco e la voglia di esplorare è infinita: dove vorrebbero andare Elisa, Luca e Manina nel 2024?

“Abbiamo in mente una destinazione ma il viaggio deve ancora prendere forma.

Una cosa è certa: anche nel 2024 vorremmo fare quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni, ovvero riservare i mesi estivi per un lungo viaggio insieme a nostro figlio, prenderci un momento come famiglia e partire per un viaggio itinerante di almeno due mesi. Nel 2022 abbiamo fatto il giro del mondo: siamo partiti dalla Malesia, passando da Vietnam, Australia, Hawaii e Danimarca prima di tornare a casa.

Lo scorso anno invece è stata la volta dell’America Latina: Panamá, Colombia, Cile e isola di Pasqua, per concludere in Bolivia nello spettacolare Salar di Uyuni.

Quest’anno vorremmo esplorare l’Asia e avventurarci in un gran tour mai fatto prima. Ma non vado nello specifico: i dettagli li sveleremo più avanti, poco alla volta, sul nostro account Instagram! 

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Nella valigia dei piccoli esploratori del mondo

 

Mettiamo nell’elenco dei buoni propositi del nuovo anno qualche bel viaggio, gita, escursione. Momenti di scoperta e divertimento da vivere insieme e da pregustarsi già da ora, definendo destinazioni, tracciando itinerari, fantasticando idee e spunti di visita.

 

Prendiamo anche il tempo di scegliere con cura l’abbigliamento che andrà in valigia: lo desideriamo comodo e curato, adatto sia a una visita a un museo, sia a una corsa in un parco. La destinazione ideale per questa ricerca è lo shop Primigi: dall’abbigliamento alle scarpe tutto è di qualità e pensato per regalare ai bambini e alle bambine momenti di felicità, svago e scoperte, con stile!

**Articolo redatto in collaborazione con Giovani Genitori

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