Coloratissimi Mandala_NEW

Stress, stanchezza, ansia... Quando serve un po’ di relax, inventiamoci un gioco rilassante!

 

I mandala sono gradi disegni effimeri realizzati dai monaci buddisti usando sabbia di diversi colori. Sono bellissimi e precisissimi, perché la loro creazione serve come aiuto nelle pratiche di meditazione, richiamando il creatore all'importanza di vivere nel presente.

 

Troviamo mandala un po’ ovunque: nella nostra cultura sono presenti nei rosoni delle chiese, nei tappeti o nei pavimenti di antiche abitazioni. Persino la natura ne è piena: una cellula, un fiore, una galassia: tutto quello che “ruota intorno a un centro” è un mandala.

 

In effetti, disegnarne uno ha virtù terapeutiche.

Il materiale

Per due ore di attività meditativa, procuriamoci alcuni bastoncini di legno, per esempio quelli degli spiedini (a cui avremo tagliato la punta), oppure le bacchette del ristorante giapponese.
Servono poi molti fili di colori diversi. Vanno bene avanzi di gomitoli di lana o di cotone, nastrini, spaghi: cercate in casa o chiedete alla nonna se ha qualcosa da regalarci.

Come si procede

La forma più tradizionale del mandala è tonda, ma vanno forte anche quelli quadrati o ottagonali. Cominciate incrociando i bastoncini: ne bastano due per un mandala quadrato, tre per uno esagonale, otto per l’ottagonale. Più bastoncini aggiungete, più il mandala diventa difficile da realizzare.

 

Aiutate i bambini a fermare i bastoncini legandoli con un primo filo colorato.

Alternare i colori

Ora il gioco è far passare i fili tra i bastoncini, tessendo una trama che deve essere il più possibile regolare. Ogni tanto cambiate colore fino a raggiungere un paio di centimetri dal bordo. Concludete l’opera intrecciando i fili per fermarli.

 

In breve i bambini acquisiranno la manualità necessaria per preparare i mandala da soli e ne costruiranno di bellissimi. Appendiamoli nella loro cameretta o sulla porta di casa, per ricordarci quanto è importante vivere nel presente, senza ansia per il futuro e senza nostalgie per il passato.

#cresceregiocando #giocaconprimigi

 

*Articolo redatto in collaborazione con Giovani Genitori

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