GIOCHIAMO CON I FIORI PRESSATI

Chi di noi non ha mai conservato un fiorellino secco in un libro o in un diario?

 

Pressare e lasciar seccare un fiorellino è un gioco che risale alla notte dei tempi e che permette di conservare ricordi allegri della primavera e delle belle stagioni.

Come lavoretto richiede un po’ di pazienza e precisione, qualità preziose da coltivare in questi tempi sempre più veloci.

Il risultato del nostro lavoro può essere conservato nel libro, come un ricordo, oppure diventare la base per qualche altro lavoretto, come un quadro da appendere al muro, un bigliettino, una decorazione per lo scrap-book con i ricordi delle vacanze.

Quali fiori raccogliere

La stagione ideale per raccogliere fiori da conservare comincia nella tarda primavera e prosegue fino all’autunno, quando cadono le prime foglie leggermente ingiallite.

Perché i fiori mantengano il più possibile i colori e i profumi originali è bene scegliere, per il momento della raccolta, una bella giornata di sole.

Non tutti i fiori sono adatti all’essiccazione, ma vanno benissimo margherite, pratoline, ranuncoli, malva, semplici roselline, viole, campanule, fiori di trifoglio (e quadrifogli!), lavanda, felci e altre foglie e fiori di prato.

La raccolta

Programmiamo un bel picnic in campagna o in un giardino dove sia possibile raccogliere fiori senza disturbare, ricordando che nei parchi naturali è vietato farlo. Il cestino del picnic ci servirà per custodire i piccoli tesori che troveremo.

Scegliamo i fiori più belli, non troppo aperti e non troppo voluminosi, con la corolla singola e i colori brillanti.

Cerchiamo di essere delicati: dobbiamo raccogliere i fiori senza danneggiare le piante!

Adagiamo delicatamente i fiori in strati sottili, separandoli con fogli di carta assorbente che, se fa molto caldo, possono essere leggermente inumiditi.

L’essiccazione

Portiamo a casa il nostro bottino, rovesciamolo delicatamente sul tavolo e tiriamo fuori l’antica enciclopedia che, con il peso dei suoi volumi, si presta benissimo a fare da pressa.

Adagiamo i fiori compostamente tra i fogli di carta assorbente e mettiamoli nelle pagine dei libri. Noteremo che nei primi giorni la carta assorbe l’umidità della pianta.

Dopo circa 10 giorni possiamo liberare il fiore: sarà completamente asciutto e sottile come un foglio di carta.

Anche al microonde!

Se 10 giorni di attesa ci sembrano troppo lunghi, possiamo essiccare i fiori istantaneamente usando il forno a microonde. In questo caso possiamo sbizzarrirci anche con fiori più carnosi: rose intere, margheritone, girasoli, fresie, begonie e gigli, oltre naturalmente a erbe spontanee, felci e foglie dalle forme più diverse. I fiori migliori sono quelli più colorati, perché i colori tenui tendono a ingiallire durante l’essiccazione.

 

Posizioniamo delicatamente i fiori, come al solito, tra due fogli di carta assorbente.

Appoggiamo i fiori sul piatto del microonde e posizioniamoci sopra una teglia da forno vuota: il suo peso serve per appiattire i fiori.

Azioniamo il microonde a bassa potenza (va bene quella per lo scongelamento) per 10-20 secondi. Controlliamo l’operazione, perché i tempi possono variare a seconda della grandezza e della quantità dei fiori e ripetiamo fino a quando i fiori saranno completamente asciutti: può servire da 1 a 4 minuti.

Ora i nostri fiori secchi sono pronti!

Possiamo conservarli in una busta oppure utilizzarli subito, incollandoli delicatamente per decorare una scatolina, un bigliettino, un diario o un quadretto da appendere.

#cresceregiocando #giocaconprimigi

 

*Articolo redatto in collaborazione con Giovani Genitori

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