NON BUTTARE GLI AVANZI DI PASTA DA MODELLARE

La manipolazione è uno strumento fondamentale per sviluppare la creatività!

 

Ridurre gli sprechi è un’azione buona e giusta. Abbiamo imparato a metterla in pratica negli acquisti alimentari ma c’è un tipo di spreco che proprio non mi va giù: quello della pasta da modellare. 

L’importanza della manipolazione

La manipolazione è alla base della creatività.Cosa sarebbe stato dei grandi artisti come Michelangelo e Brunelleschi se non avessero potuto sperimentare con tele e colori, marmo e creta?

Uno studio del Dipartimento di psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano suggerisce che giocare mezz’ora al giorno con la pasta da modellare è un’attività fantastica per la creatività, che in più rafforza l’identità del bambino, aiutandolo nei processi di pianificazione e riordino delle idee.

La raccomandazione dei ricercatori è di fornire un set di gioco con tutto il materiale, quindi lasciare libero il processo creativo, senza interferenze.

La pasta usata

L’attività creativa produce però un sacco di sprechi. Ai bambini piacciono i colori primari, i panetti brillanti e puliti, nuovi di zecca. L’ammasso marroncino che si produce a fine giornata finisce spesso nel cesto della spazzatura. Un peccato, perché la pasta è ancora morbida e profumata.

Una soluzione semplicissima che ridarà vita al “blob” è quello di arricchire il gioco con un set di occhietti di plastica.

Questi preziosi alleati si trovano facilmente in commercio e costano pochissimo.

Ce ne sono di diverse dimensioni, ma naturalmente sono raccomandabili solo a partire dall’età in cui non si corrono rischi, quindi mai prima dei 3 anni.

Evviva i mostri!

Con gli occhietti la pasta usata riprenderà vita: i bambini si divertiranno a costruire mostri spaventosissimi, spingendosi un poco oltre nella creatività, nella sperimentazione e nella manipolazione.
Mai come in questi giochi li vedrete liberare la mente dalle catene, oltrepassare i condizionamenti e osare.

#cresceregiocando #giocaconprimigi

 

*Articolo redatto in collaborazione con Giovani Genitori

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